domenica 26 ottobre 2008

The History Boys


The History Boys è un film poco appariscente ma molto consistente.
Sheffield, Inghilterra, 1983, il saund metallico dei New Order impazza, un gruppo di studenti sogna l'ammissione ad Oxford e Cambridge, però manca l'esame d'ammissione in Storia. I prof sono la brutta e femminista della situazione, il grasso e impacciato Hector, che tenta di dare un inclinazione frociesca alle lezioni con tanto di messe in scena teatrali molto di Shakespeariana memoria, con tanto di donne intepretate da maschietti. E poi c'è Irwin giovane prof appena uscito dal college, che tenta di richiamare in loro l'interesse per un approccio interpretativo della storia e non solo didattico. Quello che è sottaciuto e stoicamente sopportato è l'atteggiamento del prof più anziano, corpulento e penoso, che goffamente (e impunemente) tasta i suoi studenti più carini. Mascalzoni e smaliziati essi si fanno accompagnare a turno a casa in moto e lasciano che faccia qualche fuggevole avances. Tra questo gruppetto di studenti c'è anche Posner, ebreo e omosessuale, per questo convinto di essere fottuto già in partenza, è attratto da Dakin, che è etero ma troppo troppo narcisista per non bearsi delle attenzioni del compagno. Malgrado si faccia la segretaria, Dakin è affascinanto da Irwin, di cui cerca prima l'approvazione e poi, andando avanti tra occhiate furtive e aperte "lolilate" scopre di nutrire un'attrazione che è, per giunta, ricambiata dal giovane prof! A fine film lo stesso Hector metterà in guardia il collega dal "toccare" il suo studente più intrigante. Logicamente la parte più interessante di questo film è proprio l'affannato e sensuale rapporto tra il prof idealista e lo studente figlio di puttana. The History Boys a me è piaciuto tantissimo perché, senza mostrare sequenze di baci memorabili o altro, evoca il desiderio omosessuale ma più necessariamente il desiderio e basta, in maniera portentosa. La recitazione è ottima, spicca tra tutti Richard Griffiths, il professor Hector, capace di commuovere e far sorridere. Il bel Dakin è incredibilmente nelle corde dell'attore in ascesa Dominic Cooper, che è pure bello e sofisticato. Unica conta negativa: il doppiaggio! L'adattamento dall'inglese all'italiano è pessimo. Irwin a Hector: "Vi siete mai sentiti... tristi per un vostro studente?" più criptico di così!!

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